venerdì, giugno 02, 2006
Ode a tre puntini
In fila indiana,
la terzina si insinua
dove è più comodo allo scrittore.

Tre puntini,
Abusati più di un punto esclamativo,
Licenza poetica per chi non ha sufficienti parole,
Bavaglio per chi ha paura di dire troppo.

Ossigeno per chi deve riprendere fiato,
Limbo per chi si ostina ad interpretarli
Sperando che fra un punto e l’altro
Siano rimasti in sospeso i pensieri
Che vorrebbe sentirsi dedicare,

Tentando di dimenticare che
Visti di profilo,
Sono colonne portanti di un discorso,
Visti dall’alto,
Nient’altro che tre puntini...

Dicembre 2003
 
posted by Unknown at 4:19 PM | Permalink |


1 Comments:


  • At 12:35 PM, Blogger Alessandro

    che dire..ho letto tutto d'un fiato il tuo blog per ovvi motivi. I motivi sono tanti: amo scrivere e mi piacciono le poesie (in particolare questa mi ha fatto sorridere), sono attratto dal Cammino e giusto ieri raccontavo di questo mio desiderio a Vale (p.s. leggiti "il pellegrino dalle braccia d'inchiostro" di E. Brizzi) e, infine, mi ha fatto piacere rivedere delle immagini di Cracovia dove sono stato l'anno scorso.
    Insomma...(eccoli!! i mitici tre...)grazie per il tuffo nei ricordi, nei pensieri e nei progetti che verranno!
    A presto
    Ale