Racconti brevi, poesie, qualche appunto su un libro letto, un film visto, una musica ascoltata, un viaggio fatto.
In altre parole, l'ora d'aria della mia altra metà, quella che si finge creativa.
Chi è Slawka
Nome: Slawka G. Scarso Vivo a: Castel Gandolfo, Roma Qualcosina su di me:
Il Cammino di Santiago prosegue (e ti segue) anche quando torni a casa
Oggi per la prima volta ho incontrato una delle persone conosciute lungo il Cammino, Francesca. Ci siamo conosciute quando eravamo entrambe alla fine del nostro percorso, in una trattoria di Finisterre, un giorno prima del mio ritorno a Roma. Io stavo scrivendo il mio diario di viaggio, lei era appena arrivata a Finisterre in pullman col suo ragazzo. Poche battute scambiate così, da un tavolo all'altro. Un incontro che nella sua brevità poteva sembrare che valesse meno di quelli fatti con le persone con cui ho condiviso giorni e giorni di Cammino. Eppure sul Cammino la quantità del tempo passata insieme vale ancora meno che in altre situazioni. Una frase pronunciata da una persona che non vedrai mai più ti rimane nel cuore e lì resta, affiorando nuovamente quando meno te l'aspetti.
Questi ultimi giorni sono stati strani. Non nascondo di aver messo in discussione il Cammino (o meglio gli effetti che ha avuto su di me), anche se un po' me ne vergogno. Come si può mettere in discussione il Cammino?
Eppure oggi è successa una cosa stupenda, perché proprio quando stavo mettendo in discussione il bene che mi ha fatto questa esperienza, ho incontrato nuovamente Francesca, e parlando con lei ho sentito nuovamente quelle sensazioni provate lungo la via, quella forza interiore che non sapevo di avere. Il mio amico Marco diceva che il Cammino ti dà tutto quello di cui hai bisogno - se hai fame trovi un cesto di frutta per i pellegrini, se stai giù trovi un sorriso - così oggi che avevo bisogno di incontrare qualcuno che mi facesse nuovamente rivalutare questa esperienza quella persona è arrivata. Il Cammino di Santiago prosegue (e ti segue) anche quando torni a casa.
I know I've been saying this for ages now. Whenever I hear from someone lately and mention about my flat, the only response I get is "Why, haven't you moved there yet?". Well, no I haven't. For many reasons, including the fact I've spent most of the summer away, plus when I finally came back I left again, though only at the weekends. And when is someone supposed to move out if not at the weekend? On top of that, the couple from downstairs hadn't moved in yet either, so I would have had to be alone in the entire building. Not a pleasent thought for Miss I'm scared of everything except walking in a wood at night (but, oh, how much I prayed that time!). Now that they've moved, however, I can hear them coming back home every night, and I've already become pleasantly accustomed to the new sounds in the building.
Something has changed too, I noticed it tonight. So far, I've been working from my new home during the day, whilst sleeping back at my "old home" at night. Tonight, however, as I was switching off my laptop, I felt I was sorry to leave my home. I felt I would miss the comfort of my new place. So I'm happy this weekend I should end the moving out...
Promettimi che di me Non ti innamorerai. Innamorarmi io? Tranquillo, non sia mai! Poi vennero Le lunghe passeggiate in riva al mare I pomeriggi passati a chiacchierare. I baci a volte rubati Gli abbracci infiniti. I mesi cominciarono a passare, Ogni gesto dell’altro Diventava dolcemente familiare, E scattò quel meccanismo Per cui a volte Conoscere vuol dire amare. E un giorno finalmente, Come non mi ami? Chiese lei Quanto c’è stato allora per te Non significa niente? Non è cresciuto in te Nessun sentimento travolgente? Da te volevo un’amante, Lui rispose, Sono solo coerente.
Il Reprise l'aveva usato anche George Micheal ai tempi di Listening Without Prejudice Vol II. Ora lo "uso" anch'io. La differenza in fondo c'è.
Ingrato - Reprise Mi chiedi di saltare Nel vuoto. Salto. Con la mano nella tua Ma salto. Mi chiedi di partire Verso obiettivi lontani Su una nave senza prua. Con te, parto. Mi chiedi di lasciare Ogni mia sicurezza. Tutto, Per te, lascio. Mi chiedi una risata Quando la felicità Sembra passata. Te la porgo. Senza batter ciglio Tu l’agguanti Poi pago, il mio cuore Contro un muro Schianti.
E ora, pieno Di rimpianti Vorresti pure dormire? Ma vai a cagare.
Mi chiedi di saltare Nel vuoto. Salto. Con la mano nella tua Ma salto. Mi chiedi di partire Verso obiettivi lontani Su una nave senza prua. Con te, parto. Mi chiedi di lasciare Ogni mia sicurezza. Tutto, Per te, lascio. Mi chiedi una risata Quando la felicità Sembra passata. Te la porgo. Senza batter ciglio Tu l’agguanti Poi pago, il mio cuore Contro un muro Schianti.
Carriole Di parole Vagonate Di cavolate Parla, parla E dal palco Non c’è verso Di schiodarla. Senza cura Della platea Si assicura Che nomea! C’è chi tossisce, C’è chi sbadiglia, Lei non capisce, La pazienza s'assottiglia. Dal fondo una voce “Che croce! Vai a casa!” Risponde l’oratrice: “Mi avete malintesa!” “Malintesa? E chi più t’ascolta? Saranno tre ore Che l’attenzione Te l’abbiamo tolta!”
I've decided to post something in English from time to time. It seems right towards those who know me but don't understand any Italian. I moved quite a lot of stuff to my new home today. It wasn't easy because it's been pouring with rain almost all day, so it was a matter of seizing the right moment, and then just run - or do whatever is similar to running when you're holding bags and bags bursting with books or clothes. During a coffee break, we spent some time on the tiny veranda. The view from there is something extrordinary: the house is uphill and as the rest of the area is flat until the sea, there's nothing to stop the eyes till they "touch" water. What impressed me today was watching the clouds passing by, as the wind blew northwards. Clouds full of rain that seemed to blend with the ground, kilometres away from my home, leaving a silvery-blue sea behind it. They didn't get to us, they were blowing in front of us as if we were watching something passing by on the television screen.
Sulle scale della metro Per non rimanere indietro Una vecchina Chiese una mano Appoggiando l'altra al corrimano. Subito si offrì una ragazza Minuta ma bellina Non curandosi della stazza Imponente della vecchina. Un passo, poi un altro La vecchina prese sicurezza E decise di allungare il passo Senza avvertire la ragazza. Ma con quella stazza La ragazza Essendo minuta ma bellina Non riuscì a trattenere la vecchina! E giù per le scale, In un capitombolo colossale Finirono la vecchina E la ragazza minuta Ma bellina.
Ieri sono stata in centro, in un albergo di Via Veneto, per una degustazione. A parte i dettagli sui vini degustati, di cui non ho intenzione di parlare qui, ho visto un tramonto da togliere il fiato. Dalla terrazza di questo albergo a Via Veneto, mi sono trovata di fronte a una vista splendida: mentre il sole si apprestava a tramontare avevo davanti a me, ben visibili, quasi accarezzabili, San Pietro da una parte, il monumento a Vittorio Emanuele dall'altra. E più in là il verde di Villa Borghese.
Quando ormai arrivata a Fisterra avevo detto che mi era tornata voglia di tornare a casa nessuno sembrava capirmi. Ma io stavo per tornare a Roma - e zone limitrofe. E lo sapevo.
Sul bagnasciuga vedo Sassolini levigati dal mare Svelati da onde Che si vanno a ritirare, Primi passi di ex lattanti Cancellati da orme di grandi bagnanti, Due ciabattine che guardano il mare, Ma nessuno in acqua a nuotare.
Lo so, lo so, ancora non ho finito di pubblicare le foto del Cammino di Santiago e già pubblico quelle di Fisterra... vabbè, comunque, ecco il link! Besos! Slawka
Almeno un primo batch. Alla fine le pubblico senza protezione... così le possono vedere tutti. In teoria però non si possono scaricare, quindi se a qualcuno interessa - ovviamente mi riferisco spt ai compagni di viaggio - contattatemi come sapete e vi invierò una versione in DD (Definizione Decente)
Che fatica mettere online le foto! Per motivi di privacy le foto sono protette da password. In queste prossime ore manderò a destra e manca inviti ad amici e pellegrini (se qualcuno di voi fosse stato tagliato fuori per errore, sapete come contattarmi!)... Nel frattempo indico alcune statistiche del viaggio e qualche considerazione sul Cammino:
oltre 250 km (fino a Santiago) + quasi 90 km (fino a Fisterra)
14 giorni di Cammino religioso (fino a Santiago) + 4 di cammino pagano (fino a Fisterra)
2 vesciche: 1 grande, 1 più piccola (dicono che le vesciche sono i peccati da espiare ;-) )
0 tendiniti
0 pizzichi di zecche e pulci
1 autobus preso (da Negreira a Pereira - e poi a piedi fino a Maronas, sul Cammino di Fisterra - sul Cammino di Santiago MAI)
2.000.000 di mosche viste
1 coprizaino dimenticato in albergue
1 concia (conchiglia) trovata sulla spiaggia di Langosteira - piccola ma originale!
Ho lasciato un pezzettino di cuore lungo il Cammino. Un sassolino che qualcuno prenderà un giorno, dal suo punto di partenza, e porterà con sé. Ho lasciato anche un pezzettino di cuore a tante delle persone incontrate, e uno un po' più grande ora sta in una città del nord. Per ora non lo rivoglio indietro, grazie. Ho rischiato anche di lasciare un pezzo di gamba attaccato alla bicicletta di un ciclista che voleva a tutti i costi fare il Cammino "vero" - e non la pista ciclabile - malgrado fango e rocce - e quasi mi cascava addosso. Niente paura, lui non s'è fatto nulla: eravamo in salita e andava a 1km/hr!!!
Il Cammino ti cambia? A "tiepido" (sono appena tornata, su!) direi di sì: oggi guidando per Roma non solo non me la sono presa quando mi hanno tagliato la strada, ho sorriso!
In attesa di riuscire a mettere online le foto del Cammino di Santiago, pubblico via YouTube il video del Bota Fumero... Al termine Messa dei Pellegrini che si tiene a Santiago de Compostela la domenica (e quando un gruppo di pellegrini fa un'offerta al Bota Fumero) viene fatto volteggiare nelle navate laterali un enorme incensiere. In origine serviva a coprire l'"essenza di pellegrino" che tipicamente si disperdeva in tutta la cattedrale.
Inutile dire che durante questa cerimonia mi sono messa a piangere, e anzi mi sono messa a piangere pure ieri quando ho rivisto il filmato sul pc...
Con quaranta minuti di anticipo sul volo ieri sera sono rientrata in Italia. La commozione nel toccare terra e' stata incredibile... Nelle prossime ore conto di mettere online una selezione di foto del Cammino - una selezione, perchè le foto sono davvero tante. Per il momento pubblico questa, che mi ritrae da pellegrina, a 100 km esatti da Santiago. E ora vado a fare il bucato, con un cocktail diabolico di detersivi, additivi antibatterici, disinfestanti, additivi profumanti - il pellegrino, di regola, non profuma... Besos, a dopo!
Ieri il mio compleann0 e' stat0 cosi' divers0 dai precedenti che difficilmente si p0tra' ripetere. Del rest0 chi pu0' dire di essere arrivato alla Fine del M0ndo per i su0i 29 anni? D0p0 12 km in mezz0 alla nebbia c0n la certezza di nn essermi persa s0l0 perche' sentivo sempre il rum0re del mare sulla sinistra, s0n0 arrivata a Fisterra, d0ve mi aspettava Marta, una pellegrina spagn0la c0n0sciuta in questi gi0rni, c0n una fetta di torta di mele per celebrare! E nell'albergue de pelegrin0s h0 trv0vat0 un'altra t0rta, stavolta dell'hospitalero precedente. sempre per me, e mi hanno accolto cantando Feliz c0mpleann0. Il resto del c0mpleann0 l'h0 passat0 in gir0 per il paese, e p0i su al far0, ad aspettare il tram0nto bruciand0 i vestiti vecchi c0me vu0le la tradizi0ne. I pellegrini che arrivavan0 alla fine del mondo bruciavan0 ci0' che rimaneva dei vestiti log0ri e c0mpravan0 abiti nu0vi per t0rnare a casa. Arrivata alla fine del cap0 di Fisterra e' stato stran0 rendermi c0nto che piu' in la' davver0 n0n p0tev0 camminare... per l'ennesima v0lta in quest0 cammino mi s0n0 sentita picc0lissima, e al temp0 stesso grande, perche' ci s0n0 arrivata c0n i miei piedi s0ltant0. h0 chiamato la persona che piu' avrei voluto avere accanto a me in quel m0ment0, e pensato piu' di quant0 non avesse chiest0 all'amico che e' t0rnat0 da qui per me. Il resto rimane nel mio diario. E domani si torna.
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